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Qual è la frequenza migliore di invio delle newsletter

Quale frequenza di invio delle newsletter dovrei osservare per la mia azienda?

Ormai ti è chiaro che l’email marketing è uno strumento fondamentale per promuovere il tuo brand. Le newsletter sono diventate un punto chiave del tuo piano di comunicazione, ma non sei ancora certo di quante pubblicarne e quando.

Se invii poche email, rischi di perdere opportunità per vendere. Ma se invii troppo di frequente i tuoi utenti potrebbero infastidirsi, causando segnalazioni di spam, danni alle liste dei contatti e problemi di consegna.

Se allora i tuoi dubbi riguardano la frequenza di invio delle newsletter, questo post vuole aiutarti a capire come procedere.

Quante newsletter inviare al mese

Invia un massimo di 7-8 email al mese, 1-2 a settimana. Se ti chiedi quale sia il giorno e l’ora migliore per inviare la newsletter, abbiamo scritto un post che ti aiuterà a farti un’idea chiara.

Vediamo ora perché ti diamo queste indicazioni. Esistono dati e ricerche a supporto e la premessa è questa: non esistono verità inconfutabili, tutto dipende dal messaggio.

La questione quindi comincia da qui: quanti sono e quali sono i contenuti che intendi comunicare?

Privilegia la qualità rispetto alla quantità

Come apprendiamo dal DMA Consumer Email Tracker 2019, oltre la metà degli utenti si disiscrive da una newsletter perché ne riceve troppe dallo stesso brand, mentre un 43% lo fa perché i contenuti gli appaiono irrilevanti.

Da qui l’importanza delle pianificazione.

Inviare alert, e cioè email occasionali legate a una necessità estemporanea, per esempio fare gli auguri o comunicare la chiusura degli uffici per ferie, è corretto. Ma la maggior parte della comunicazione non può dipendere da variabili come il tempo a disposizione per scrivere email e la presenza (o meno) di qualcuno che lo faccia in pianta stabile.

Non appena hai un calendario editoriale sul quale puoi fare affidamento comincia a inviare email. Soprattutto agli inizi, infatti, potrebbe essere che ti manchi il tempo per scrivere con frequenza, oppure che i contenuti originali non siano sufficienti per mandare molte newsletter.

Una sola email al mese va benissimo, una ogni due settimane è ancora meglio. Molti brand sia B2B che B2C si collocano in questa forbice e, se il contenuto della newsletter è rilevante per il destinatario, è più che sufficiente.

Dai al tuo pubblico ciò che desidera

Dovresti fare del tuo meglio per fornire al tuo pubblico ciò che realmente vuole ricevere. Per esempio, la maggior parte delle persone si abbona alle email dei brand per ricevere omaggi o promozioni. Quindi, perché non includerne una nella tua campagna?

Combina email informative e promozionali per rendere il contenuto stimolante, educativo e di valore per il pubblico. Se le tue email sono interessanti, gli utenti le apriranno con maggiore probabilità, le leggeranno e cliccheranno senza essere infastiditi dalla frequenza delle newsletter.

Per capire cosa vogliono vedere i tuoi abbonati nelle loro caselle di posta, segui le statistiche su aperture e clic e chiedi loro un feedback per sapere esattamente cosa piace e cosa no. Non temere di “disturbarli”: hanno dato il consenso esplicito a ricevere i tuoi messaggi. Pensa solo a rispettare quello che hai promesso in cambio della loro autorizzazione.

Consigli per decidere la frequenza dell’email marketing

Anche se tutto dipende dalla situazione del tuo brand, ci sono alcune buone pratiche riguardo alla frequenza nell’invio delle email di marketing.

1 – Consenti agli utenti di scegliere la frequenza email che preferiscono

Offri agli utenti una scelta: in fondo al tuo messaggio puoi inserire il link al centro preferenze.

Di sicuro, tu metti grande impegno nel realizzare la newsletter per i tuoi abbonati. Ma, con ogni probabilità, essi ogni giorno ricevono email da parte di molti altri brand. Ecco perché l’utente dovrebbe essere in grado di decidere con quale frequenza desidera vedere il tuo nome nella sua casella di posta.

2 – Cura i contenuti dell’email

La tua intenzione è di inviare un gran numero di messaggi, quindi dovresti usare uno strumento dedicato all’email marketing. Gmail e Outlook ti riserveranno solo delusioni, sia in termini di corretta visualizzazione della newsletter che di tassi di consegna.

Le piattaforme professionali dell’email marketing ti permettono di creare messaggi disegnati intorno all’identità del tuo brand, di inviare in tutta sicurezza e di poter consultare statistiche dettagliate dei risultati di ogni campagna.

Usare questi strumenti è molto semplice, anche per chi non sa nulla di informatica e linguaggi di programmazione.

3 – Fai dei test di invio e poi consulta le statistiche

Il modo sbagliato di gestire la frequenza dell’email marketing è procedere meccanicamente, ignorando le reazioni del tuo pubblico, nella speranza che perseverare negli invii porti qualche risultato.

Il tuo pubblico, il tuo prodotto e i tuoi obiettivi sono unici ed è per questo che non dovresti temere di sperimentare in modo costante, soprattutto nei primi tempi in cui invii newsletter. Col tempo capirai qual è il tono di voce, il tipo di oggetto email e di contenuto che i tuoi abbonati tendenzialmente apprezzano.

Conclusione

Spendere del tempo per costruire un piano di email marketing è una strategia che paga. Solo in questo modo potrai ipotizzare una cadenza di invio basata sui contenuti che sei in grado di produrre.

Ricapitoliamo qui il nostro consiglio: 1-8 invii al mese, 1-2 a settimana. Usa una piattaforma di email marketing professionale e cura il contenuto. D’altra parte, i messaggi che invii dovrebbero somigliare a quelli che vorresti ricevere e leggere.

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