Il warm-up è fondamentale per non compromettere il tuo indirizzo mittente. Ma cosa farlo in modo efficace? E quando è necessario?
Hai un grande database di contatti e hai deciso di avviare una strategia di email marketing? Ottima scelta!
Tuttavia, c’è un aspetto importante che non puoi sottovalutare. Inviare la tua prima newsletter o automazione a tutta la lista in un colpo solo potrebbe compromettere non solo la tua deliverability, ma anche la reputazione del tuo dominio.
Per evitare che le tue email finiscano in spam o vengano bloccate dai provider di posta, esiste il warm-up, un processo che ti permette di “scaldare” gradualmente la tua lista e costruire una reputazione solida come mittente.
In questo articolo esploreremo cosa significa fare un warm-up, perché è cruciale per il successo delle tue campagne e, soprattutto, come implementarlo nel modo giusto per ottenere i migliori risultati senza compromettere la visibilità delle tue comunicazioni.
Preferisci guardare un video sull’argomento?
Sul nostro canale YouTube ne abbiamo pubblicato uno che parla proprio di warm-up nell’email marketing 👇
Cos'è il warm-up e perché può evitare che le tue email finiscano in spam.
Il termine warm-up significa letteralmente “riscaldamento” e, nel mondo dell’email marketing, indica un processo di invio graduale delle email che ha l’obiettivo di costruire una solida reputazione mittente.
Infatti, quando si inizia a inviare email da un nuovo dominio o da un account inattivo da tempo, i provider di posta (come Gmail, Yahoo e Outlook) non hanno ancora abbastanza dati per valutare la tua affidabilità.
E se invii un grande volume di email fin da subito, questi provider di posta potrebbero interpretare il tuo comportamento come sospetto, assimilabile a quello di uno spammer.
Il rischio?
Quello che le tue email finiscano direttamente nello spam, riducendo drasticamente la loro visibilità e l’efficacia delle tue campagne.
Per questo motivo il warm-up è fondamentale. Si tratta di un processo che, se ben eseguito, segnala agli Internet Service Provider (ISP) che le tue email provengono da un mittente affidabile. Questo contribuisce a costruire una reputazione positiva, riducendo il rischio che i tuoi messaggi vengano bloccati o intercettati dai filtri anti-spam e garantendo una migliore deliverability nel tempo.
3 casi in cui è necessario fare il warm-up delle liste.
Anche se il warm-up non è sempre obbligatorio, esistono diversi scenari in cui è cruciale per salvaguardare la reputazione del tuo dominio e assicurare un’elevata deliverability delle email.
Ad esempio, è fondamentale quando si utilizza un nuovo dominio, si riprende a inviare dopo un lungo periodo di inattività o si ha a che fare con un database di contatti mai utilizzato prima. In questi casi, un approccio graduale nell’invio aiuta a evitare che i provider di posta classifichino i messaggi come sospetti, migliorando le performance delle tue campagne.
Ma andiamo con ordine e vediamo insieme 3 casi in cui ti consigliamo di effettuare un warm-up.
- Caso #1: Nuovo dominio.
Se hai appena registrato un dominio, i provider di posta non hanno dati storici sul suo utilizzo, il che può farlo sembrare “sospetto” agli occhi dei filtri anti-spam. Un warm-up graduale aiuterà a costruire una reputazione positiva, dimostrando ai provider che il dominio è utilizzato in modo legittimo e non per scopi spam. Iniziare con un volume basso di invii, focalizzandosi su contatti molto coinvolti o già attivi, è una strategia efficace. Con il tempo, è possibile aumentare gradualmente il numero di email inviate, monitorando attentamente le metriche di invio, come il tasso di apertura e le segnalazioni di spam. Questo processo aiuterà a evitare che i tuoi messaggi finiscano in cartelle di spam, migliorando la consegna e il tasso di apertura delle future campagne. - Caso #2: Ripresa delle attività di email marketing dopo una pausa.
Se hai smesso di inviare email per mesi, riprendere senza un warm-up graduale può compromettere la tua deliverability. I provider di posta potrebbero percepire l’improvviso aumento di invii come un’attività sospetta, aumentando il rischio che i tuoi messaggi finiscano nello spam o vengano bloccati. Per evitare problemi, è consigliabile riprendere con invii mirati a segmenti più piccoli e coinvolgere inizialmente i contatti più attivi. Monitorare attentamente le metriche di apertura e interazione ti aiuterà ad adattare la strategia per garantire un invio efficace senza danneggiare la reputazione del tuo dominio. - Caso #3: Invio di email a freddo.
Quando invii email a nuovi contatti che ancora non conoscono la tua attività, stai inviando delle cold email, o email a freddo. In questo caso, il warm-up è essenziale per migliorare la consegna dei tuoi messaggi, assicurandoti che finiscano nella posta in arrivo anziché nello spam. Se invii un alto volume di email a persone che non hanno mai interagito con il tuo dominio, i filtri anti-spam dei provider di posta potrebbero segnalare i tuoi messaggi come sospetti. Un processo di riscaldamento graduale ti permette di costruire una reputazione positiva, riducendo il rischio di blocchi e aumentando le probabilità che le tue email vengano lette, migliorando così anche il tasso di apertura delle tue campagne.
Se hai una lista già esistente ma non hai mai inviato comunicazioni di marketing, devi procedere con cautela. Assicurati di avere il consenso dei destinatari, segmenta la lista e inizia con piccoli invii a gruppi selezionati, monitorando le metriche per ottimizzare la strategia prima di espandere l’invio.
Come fare un warm-up efficace: una strategia completa.
Per garantire che il tuo warm-up sia efficace e che le tue email raggiungano la posta in arrivo senza problemi, è fondamentale seguire una strategia ben definita.
Per iniziare, aumenta gradualmente il volume di invio.
Non partire subito con l’invio di migliaia di email, perché un aumento improvviso del volume può insospettire i provider di posta e compromettere la tua deliverability. Inizia con piccoli invii, ad esempio qualche decina al giorno, e aumenta progressivamente nel corso delle settimane. Un incremento graduale permette di costruire una reputazione positiva e di individuare eventuali problemi prima che diventino critici.
Tieni traccia delle metriche di consegna e interazione per adattare la strategia in base alle risposte dei destinatari.
Se hai una lista aziendale, parti dai clienti abituali, collaboratori o persone che hanno già interagito con le tue comunicazioni, come coloro che hanno aperto e cliccato sulle tue email in passato. Questo aiuterà a generare engagement positivo e a segnalare ai provider di posta che sei un mittente affidabile.
Inoltre, inviare le prime email a contatti già coinvolti riduce il rischio di bounce e segnalazioni di spam, rafforzando ulteriormente la tua reputazione.
Per valutare l’andamento delle tue campagne, monitora attentamente metriche fondamentali come i tassi di apertura, i click, i bounce e le segnalazioni per spam. Se noti cali improvvisi o anomalie, considera di rallentare il ritmo degli invii, ottimizzare il contenuto delle email o correggere eventuali errori tecnici.
Inoltre, l’inclusione di link tracciabili e call to action (o CTA) mirate ti aiuterà a monitorare il livello di coinvolgimento degli utenti e a raccogliere dati utili per affinare la strategia nel tempo.
Considera che il warm-up può durare da pochi giorni a diverse settimane, a seconda di vari fattori come la dimensione della tua lista, la qualità dei contatti e la tua reputazione come mittente. Se hai una lista molto ampia o se il tuo dominio è nuovo, il processo potrebbe richiedere più tempo per evitare segnalazioni di spam e garantire una deliverability ottimale.
Non avere fretta: una crescita graduale, monitorando costantemente i tassi di apertura e interazione, è la chiave per una strategia sostenibile ed efficace.
Il warm-up è fondamentale per migliorare la deliverability delle tue campagne.
Il warm-up è essenziale per garantire che le tue email arrivino nella posta in arrivo e non finiscano nello spam. Certo, costruire una buona reputazione come mittente richiede tempo e costanza, ma i risultati ripagheranno gli sforzi.
Che tu stia iniziando a inviare con un nuovo dominio, riprendendo dopo una lunga pausa o inviando email a freddo, un approccio graduale e ben pianificato è essenziale per evitare che i tuoi messaggi finiscano nello spam.
Se vuoi fare email marketing in modo efficace e senza rischi, prenditi il tempo per eseguire un warm-up corretto. Seguendo questi consigli, migliorerai la deliverability delle tue campagne e potrai sfruttare al massimo il potenziale delle tue liste di contatti!