Casella di posta strapiena? Capita spesso. A fare la differenza nel convincere il destinatario ad aprire le email sono semplici ma efficaci accorgimenti. Uno di questi è senz’altro scrivere il preheader. Che cos’è? È il breve testo che appare dopo il mittente e l’oggetto dell’email che aiuta ad aumentare l’open rate della newsletter.
Nell’anteprima di un messaggio di posta il preheader è uno dei tre elementi chiave che, se ben scritto, è in grado di garantire alti tassi di apertura delle email:
- Nome del mittente
- Oggetto dell’email
- Preheader
Inviare le newsletter senza scrivere il preheader o lasciandolo in bianco è uno dei cinque errori più gravi che può commettere chi fa email marketing oggi.
Per fortuna, tutte le migliori piattaforme di email marketing consentono di personalizzare il preheader. Quando si visualizza una casella email da mobile, questa riga di testo si presenta ancora più rilevante dell’oggetto, perché va spesso a disporsi al di sotto di quest’ultimo. Cos’è il preheader e come funziona sono domande a cui abbiamo dedicato una semplice guida che ti consigliamo di leggere.
In questo post, ti diamo alcune dritte per scrivere il preheader perfetto per la tua newsletter: un testo breve, ficcante e creativo. Adatta questi consigli al tuo stile e al contenuto del messaggio: diventeranno presto buone idee da cui attingere e contribuiranno a migliorare i risultati delle tue campagne.
Aggiungi informazioni rispetto all’oggetto
Nelle pagine di giornale, il titolo cattura per primo l’attenzione del lettore e comunica un messaggio di massima, la “notizia”. Il sottotitolo aggiunge uno o due dettagli, spesso sufficienti per indurlo a proseguire o interrompere la lettura.
La relazione tra oggetto dell’email e preheader è proprio di questo tipo. Sono due frasi distinte, ma entrambe vanno a “cucire” un’informazione rivolta al destinatario dell’email aggiungendo dettagli interessanti. Se il lettore vorrà approfondire ulteriormente, allora aprirà la newsletter.
Impostare oggetto e preheader secondo una continuità di flusso informativo è un metodo per valorizzare questi due elementi in un’ottica di anticipazione del contenuto della newsletter.
Inserisci il segnaposto con il nome del destinatario (e anche una call to action)
I migliori servizi di email marketing come Emailchef ti offrono la possibilità di inserire i segnaposto nel testo delle email. Si tratta di una variabile che attinge dalle informazioni di ogni contatto in database. Se per esempio la variabile è “Nome”, il destinatario vedrà visualizzato il proprio nome nel spazio occupato dal segnaposto.
Il segnaposto può essere seguito da una call to action, espressa con massima chiarezza e brevità. Ecco un esempio:
Oggetto: La festa del papà è lunedì
Preheader: Michele, scopri le nostre offerte, troverai idee per regalare un sorriso a tutti i tipi di papà.
Nota bene. Non puoi essere certo di quanti caratteri del preheader verranno visualizzati dal destinatario. Questo fattore dipende non solo dal client di posta in uso, ma anche dal dispositivo che il lettore sta usando per guardare le email.
Questo articolo può darti qualche informazione in più ma, in generale, scrivi circa 100 caratteri, concentrando la sostanza del messaggio nei primi 35. Riuscirai così a garantire la perfetta visualizzazione della parte più importante del preheader anche da tablet e smartphone.
Sperimenta con gli emoji e aggiungi la promozione
Gli emoji sono decisamente parte della comunicazione indiretta delle persone. Se usati con parsimonia e metodo, inserirli nel preheader dell’email può addirittura aggiungere un tocco di “umanità” alla comunicazione. Per esempio, si può sperimentare l’uso di un emoji come ? all’interno di una struttura del tipo:
Oggetto: Buone vacanze da Zara
Preheader: Continuano i saldi estivi ? per tutta la collezione primavera-estate. Ulteriori ribassi in vista.
Un simile preheader induce anche un leggero senso di urgenza per approfittare dei saldi. Il potere comunicativo di un emoji è ben superiore al singolo spazio che occupa all’interno del testo.
Un’altra funzione importante degli emoji è che “saltano all’occhio” rispetto al comune panorama di righe di testo incolonnate in una paginata della posta in arrivo.
Ora tocca a te! Metti alla prova questi consigli, mischiali tra loro, declinali secondo il tuo stile comunicativo, usali per elaborare nuove sperimentazioni. Potrai così verificare come sia scritto il prehader che meglio induce i tuoi contatti ad aprire la newsletter.
Se dopo aver visto questo video ti chiedi cosa sia MailStyler, è molto semplice. Non è altro che il potentissimo editor di newsletter integrato all’interno di Emailchef cloud!