L’oggetto rappresenta un po’ il titolo di ogni email di marketing ed è sempre decisivo nel determinare il tasso di apertura di una campagna.
Si tratta del primo elemento che il destinatario vede quando riceve il messaggio, praticamente nello stesso momento in cui legge il nome del mittente.
Di fronte a una casella vuota in cui inserire la riga dell’oggetto, la domanda da porsi è:
Per chi sto scrivendo?
Grazie alla segmentazione delle liste dei contatti, infatti, puoi far sì che a ricevere la newsletter sia il pubblico potenzialmente più interessato. Puoi suddividere la tua lista in base all’età, al genere, agli interessi, alla località o persino alle abitudini di acquisto.
Una volta presa confidenza con la segmentazione dei contatti, non sarà difficile scrivere oggetti realmente efficaci. I nostri esperti di email marketing hanno stilato per te una lista di esempi divisi per categoria. È tutto in questo video.
E poi ci sono sempre le buone pratiche da seguire. Vediamole insieme.
Sii breve e coinciso
Potresti scrivere un oggetto lungo fino a 70 caratteri, ma pensaci due volte prima. Corri il rischio di togliere spazio al preheader, il secondo importantissimo strumento per aumentare l’open rate.
Abbiamo dedicato al preheader un post approfondito.
Quindi, prova a concentrare l’oggetto intorno ai 50 caratteri. Inserisci le informazioni importanti all’inizio e mantieni un linguaggio semplice, diretto e piano.
L’utente deve comprendere istantaneamente di cosa parla l’email. Che si tratti di una vendita, di un evento che stai promuovendo oppure di una nuova newsletter che stai pubblicando, dovresti farne menzione nella riga dell’oggetto.
Sii positivo e chiama all’azione
Come avrai visto nel nostro video, hai a disposizione un’amplissima scelta di formule per dare alla riga dell’oggetto una carica positiva: “scopri come”, “ecco perché”, “fai crescere il business”, ecc.
Questi termini si sposano benissimo con un testo scritto al modo di una call to action, allo scopo di incoraggiare il destinatario a capire a cosa si deve tanto rumore:
- Un’offerta a tempo di cui approfittare?
- Un omaggio per avere sottoscritto una newsletter?
- I risultati di una nuova ricerca su una categoria di prodotti di suo interesse?
Incuriosire attraverso una domanda è un’altra ottima tecnica. Per esempio “Daniele, vuoi risparmiare il 30% sulla tua prossima prenotazione?”
Personalizza le email
Coltivare un database dei contatti e aggiornarlo sempre con nuove informazioni degli utenti, segmentarlo per categorie e tenerlo pulito è un duro lavoro, ma paga moltissimo al momento di inviare le newsletter.
La linea dell’oggetto è quindi il posto ideale in cui inserire il nome del destinatario, soprattutto se accompagnato da una call to action. Un esempio può essere: “Alberto, vieni a scoprire il tuo regalo di compleanno!”. Questo, inoltre, accresce leggermente il senso di urgenza percepito dal destinatario, cosa che a sua volta contribuisce all’aumento dell’open rate.
Guarda questo nostro tutorial e scopri quanto è semplice personalizzare i tuoi messaggi con Emailchef:
Considera infine che un emoticon, se inserito in un contesto appropriato, permette all’email di rilevare immediatamente su tutte le altre comunicazioni della posta in arrivo.
Usa i numeri
Numeri in percentuale, numeri con i decimali, frazioni addirittura: non c’è limite alla curiosità che la lettura di cifre presentate in modo intuitivo può scatenare nelle persone. Sono un elemento con il quale tutti noi ci facciamo un’idea delle cose, facilitando l’interpretazione della realtà.
Non si tratta solo di sconti o di denaro, ma anche dei risultati di ricerche e sondaggi o del tempo necessario per ottenere un certo risultato. Per esempio: “Con l’abbonamento da 12 mesi risparmi il 25%”.
Al di fuori del contesto strettamente commerciale, inoltre, la comunicazione di cifre ben contestualizzate conferisce autorevolezza al mittente.
Queste cose, invece, non farle
- Scrivere un messaggio sfacciatamente promozionale e diretto, pompando l’offerta in modo impersonale e aggressivo
- Promettere nell’oggetto più di quello che effettivamente è contenuto nell’email
- Usare parole in MAIUSCOLO
- Usare punti esclamativi e interrogativi più dello stretto necessario (che vuol dire molto, molto poco)
- Usare le classiche parole dello spam (vedi questo post per alcune regole di base)
Tutto chiaro? Metti alla prova i nostri consigli per scrivere l’oggetto giusto per le tue newsletter, indipendentemente dal prodotto o servizio che vuoi comunicare.