La lunghezza dell’email è uno dei temi più dibattuti da parte di chi non ha ancora acquisito una grande confidenza con i meccanismi dell’email marketing. È del tutto normale e, per fare un po’ di luce sulla questione, partiamo da un’esperienza da cui tutti siamo passati.
Focus sulla lunghezza = contenuto trascurato
Hai avuto anche te questa esperienza ai tempi della scuola? Un professore ti assegnava alcune domande aperte su un tema affrontato in classe, da fare a casa e portare alla lezione successiva. Il pensiero ossessivo spesso non era altro che: “Ma quanto devo scrivere?” perché il docente sia soddisfatto?
Lo sapevi, non era questo l’approccio giusto per fare bene, ma l’importante allora era andare incontro alle aspettative del prof. di turno. Almeno, così pensavi.
Con l’email marketing puoi rilassarti: non devi rispettare nessun numero minimo di parole per fare un prodotto potenzialmente ottimo.
La lunghezza giusta di un’email
Mettendo da parte il campo oggetto su cui i nostri esperti hanno già scritto in dettaglio, vediamo cosa fare per il corpo dell’email. Come ai tempi della scuola (ma con la visione di un adulto), puoi chiederti:
- A chi sto scrivendo?
- Di cosa parla l’email?
- Che tipo di messaggio devo inviare?
Diamo una risposta a queste domande.
1 – Il pubblico per cui stai scrivendo
A meno che il tuo pubblico non sia composto in prevalenza da avidi lettori di attualità oppure bibliofili, considera troppo lunghe le email che richiedono più di due colpi alla rotella del mouse che fa lo scroll (oppure due tap al pulsante “Page down” della tastiera).
Usi l’email marketing per vendere prodotti o servizi, per avvicinare le persone al tuo brand. Ti è mai capitato di dover leggere un’intera email commerciale per capire se c’era qualcosa che poteva interessarti? Certamente no.
Quindi, concentrati sull’immagine del tuo prodotto o servizio, inserisci un breve testo che va dritto al punto e una call to action.
2 – Di cosa parla l’email
La lunghezza dell’email è direttamente correlata all’argomento. Stai comunicando la promozione su una categoria di prodotti (come Memrise, qui sopra) oppure devi aggiornare i tuoi abbonati su una serie di appuntamenti a cui possono partecipare?
Nel secondo caso ti aspetti di produrre più testo che nel primo, ma non devi spingerti così in là da esporre il programma di ogni appuntamento.
Per mantenere la tua email interessante e al contempo concisa fai così: metti in pagina brevi estratti del contenuto integrale, uno per ogni “news” che vuoi comunicare, e affiancali ad altrettanti link che rimandano al testo per esteso.
3 – Il tipo di messaggio
La lunghezza dell’email è molto influenzata anche dal tipo di messaggio che vuoi inviare. Si tratta di una promozione one-shot o della newsletter aziendale a cadenza settimanale?
Nel secondo caso il lettore sarà predisposto a trovarsi davanti una selezione dedicata alle novità di settore e del brand. Anzi, nel lungo periodo avrà determinate aspettative riguardo alle tue email.
Se il tasso di interazioni degli utenti con le tue email declina, prova ad accorciare o dividere i paragrafi lunghi, semplifica e chiarisci il discorso, sii più diretto, metti la call to action in maggiore evidenza (più grande e più in alto) e aggiungi un’immagine.
Trovi che un messaggio come quello qui sotto sia poco efficace a causa della brevità e della scarsità di elementi multimediali? Al contrario, noi riteniamo che sia perfettamente adeguato al contenuto dell’email, nella forma in cui viene espresso.
Ogni email è diversa e, purché il contenuto del messaggio sia chiaro, conciso e convincente, la qualità (unita a una pianificazione del pubblico dei destinatari) prevarrà sempre sulla quantità.
Niente può sostituire la qualità quando si tratta di prendere un dieci.