Spam e black list sono l’incubo di chi si occupa di e-mail marketing (e non solo per il rischio di preparare contenuti che non leggerà nessuno).
Secondo gli esperti, oltre la metà delle e-mail inviate ogni giorno viene classificata come spam. Senza contare che sono sempre di più i domini che vengono inseriti nelle black list.
Se ti occupi di e-mail marketing, probabilmente non ti sto dicendo nulla di nuovo.
Ma il rischio non è solo quello di scrivere contenuti che non leggerà nessuno (sprecando così tempo e fatica).
Infatti, continuare a inviare newsletter che finiscono nello spam è un modo semplice per distruggere la tua reputazione e perdere credibilità alla velocità della luce.
Ma esistono alcune strategie per evitare situazioni come questa. Qualche esempio?
Inviare contenuti pertinenti e dare agli abbonati la possibilità di cancellarsi dalla mailing list.
In questo articolo vedremo alcuni dei motivi più comuni per cui le e-mail vengono spedite nello spam e ti darò qualche suggerimento per evitare di finire nelle black list dei client.
Perché si finisce nelle black list (e quanto è alto il rischio che le e-mail finiscano nello spam).
Le newsletter sono un ottimo strumento per raggiungere i tuoi obiettivi di marketing, a condizione che i contenuti che invii siano effettivamente recapitati ai tuoi contatti. Può sembrare ovvio, eppure secondo quanto condiviso da Forbes sono oltre 300 miliardi le e-mail che ogni giorno vengono classificate come spam.
Sarà capitato anche a te di attendere un messaggio che però sembrava proprio non arrivare.
E dove era finito?
Magari proprio nella cartella della posta indesiderata.
Questo succede a causa dei filtri antispam. Purtroppo sono sempre di più gli artefici di truffe via e-mail ed è per questo motivo che le regole per non finire nelle black list dei provider sono sempre più stringenti.
Ma attenzione: se i contenuti che hai preparato vengono spediti nello spam, il rischio non è solo che i tuoi abbonati non li leggeranno mai. Come se ciò non fosse abbastanza, il tuo indirizzo e-mail verrà compromesso e questo distruggerà la tua reputazione.
Non suona molto bene, vero?
Ho però una buona notizia: è possibile evitare di finire nello spam. Ma prima di spiegarti come (lo vedremo nel prossimo paragrafo) è necessario fare 2 premesse.
- Lo scopo delle black list è quello di proteggere gli utenti dal marketing aggressivo, monotematico e ad alta frequenza. Ne consegue che faresti meglio a evitare questo genere di comunicazione.
- Non sono solo i provider a poterti segnalare come spam: potrebbero farlo i tuoi stessi lettori. Ed ecco che ti sarà impossibile raggiungere quelle caselle di posta anche in futuro. I motivi potrebbero essere diversi: magari il destinatario sta ricevendo contenuti che non ritiene pertinenti, le e-mail che gli invii sono troppe oppure potrebbe aver dimenticato di essersi iscritto alla newsletter.
Ma esistono altri modi per finire nello spam. Magari i tuoi contenuti non sono classificabili come aggressivi e i tuoi contatti vorrebbero davvero leggere la tua newsletter, eppure i messaggi che spedisci potrebbero finire dritti tra quelli indesiderati.
Perché succede?
In casi come questo, è possibile che tu stia spedendo newsletter con un alto tasso di bounce. E ti spiego subito cosa significa.
Hai presente quando sbagli inserendo i dati di un indirizzo e-mail e ricevi un messaggio di posta che dice “Undelivered Mail Returned to Sender”? Per intenderci, è quello che trovi qui sotto.
Ecco, in casi come questo avrai avuto un bounce (che in inglese significa letteralmente “rimbalzo”).
Se molti degli indirizzi inseriti nella tua mailing list sono errati o magari non esistono più, ecco che i sistemi di controllo della posta elettronica suoneranno e verrai etichettato come spammer.
Fortunatamente c’è un modo per sapere se la tua newsletter ha un elevato tasso di bounce.
Emailchef ti permette infatti di tenere sotto controllo l’andamento della tua comunicazione via e-mail. Così, ti sarà possibile conoscere anche la percentuale di rimbalzo dei contenuti che prepari.
Trovi questi dati, divisi per campagna, facendo clic su “Statistiche”, nel menù laterale a sinistra sulla piattaforma. In questo modo potrai verificare la percentuale di Bounce delle tue newsletter ed eventualmente effettuare una pulizia della tua mailing list.
Qualche consiglio utile per evitare le black list (e lo spam).
Per evitare di finire in una black list o di essere segnalati per spam, è necessario garantire il rispetto di 3 misure:
- non inviare (MAI) e-mail se i tuoi contatti non ti hanno autorizzato in modo esplicito a farlo;
- non comprare mai liste di contatti da terzi;
- assicurati che ogni newsletter dia la possibilità agli iscritti di cancellarsi dalla mailing list.
Dimenticare il rispetto di queste regole è infatti il modo più veloce per essere inseriti in una black list.
Il motivo?
Violando queste 3 indicazioni, starai infrangendo le indicazioni del GDPR (e correrai parecchi problemi legali). Per saperne di più, ti consiglio la lettura dell’articolo su come preparare newsletter che rispettino il regolamento.
Ma oltre a queste 3 indicazioni imprescindibili, esistono altri modi per evitare di finire tra la posta indesiderata.
Uno è quello di chiedere ai nuovi iscritti di inserire il tuo indirizzo nella lista dei contatti attendibili. Nel momento in cui qualcuno compila il form di iscrizione, avvisalo che riceverà un’e-mail di verifica per confermare la registrazione. Nel caso in cui non dovesse riceverla, chiedigli di controllare nello spam e, se l’e-mail si trova qui, di contrassegnarla come “NON SPAM”.
Questo è un ottimo modo per evitare di finire fin da subito tra la posta indesiderata.
Esistono poi alcuni strumenti in grado di dirti se il tuo indirizzo e-mail è finito in una black list. Infatti, se i client reputano pericoloso o inaffidabile il tuo dominio, ti sarà impossibile raggiungere i tuoi contatti.
Per sapere se il tuo indirizzo è stato registrato in una black list, ti consiglio di verificarlo tramite MxToolbox. Si tratta di uno strumento gratuito che ti consente di controllare se il tuo contatto è stato inserito tra gli indirizzi potenzialmente pericolosi.
Una volta aperto il sito, seleziona la voce “Black list” e inserisci il nome del tuo dominio. Il software ti dirà se è stato inserito o meno in una lista nera.
Se il programma rileva che l’indirizzo in questione è stato inserito in una black list, ti permette di richiederne la rimozione facendo clic su “Click here for some suggestions”. In questo caso il servizio è riservato agli abbonati premium.
Un ultimo consiglio è quello di prestare attenzione all’oggetto. Esistono infatti alcune indicazioni che dovresti sempre seguire per non finire nello spam. Qualche esempio?
- Non scrivere tutto l’oggetto in maiuscolo;
- Evita di inserire troppi elementi di punteggiatura o altri simboli;
- Non aggiungere troppi numeri;
-
Non inviare messaggi con oggetti ingannevoli o non pertinenti col contenuto dell’e-mail.
Spam e black list: i giusti strumenti per l’e-mail marketing possono aiutarti a tenere sotto controllo le tue campagne.
Molti dei contenuti che vengono inviati ogni giorno finiscono nello spam. Spedire troppe newsletter, scrivere dei messaggi ingannevoli o violare le regole del GDPR sono solo 3 tra i modi più comuni per finire tra la posta indesiderata. Se poi il tuo indirizzo dovesse essere identificato come pericoloso, rischierebbe di essere inserito in una black list (e addio alla possibilità di raggiungere i tuoi contatti).
Esistono però dei software in grado di dirti se il tuo dominio è stato registrato in una lista nera, aiutandoti a rimuoverlo se classificato come pericoloso.
Ricorda poi che i giusti strumenti per l’e-mail marketing ti permettono di preparare campagne che puoi tenere sempre sotto controllo, verificandone in ogni momento l’andamento e consentendoti di intervenire se necessario.
Per questo ti invito a fare subito una prova gratuita della nostra piattaforma.
Hai qualche dubbio? Contattaci. Il team di Emailchef è a tua disposizione!