L’email marketing è il modo più efficace e diretto per entrare in contatto con i tuoi potenziali acquirenti, informarli su ciò che accade al tuo business, e trasformarli in clienti. Si tratta di una porta aperta verso il mondo esterno, un ponte di comunicazione che sa ancora generare interesse, fiducia e attenzione, forse perché ci riporta a un dialogo intimo come quello della vecchia lettera cartacea. L’email marketing riesce a raggiungere i risultati che nessun altro canale di comunicazione è in grado di fare. Pensa che per 1 dollaro investito in email, si hanno in media 38 dollari di ritorno d’investimento (ROI). Mica male, no?
In questa guida analizzeremo insieme, passo dopo passo, l’email marketing in tutto il suo processo: il nostro obiettivo è quello di fornirti i giusti strumenti e suggerimenti per intercettare i tuoi potenziali clienti e convertirli.
Che cos’è l’Email Marketing?
è la più efficace strategia di digital marketing diretto, che prevede l’invio di email al target potenziale e a quello effettivo, senza la presenza di intermediari. Infatti, l’email marketing fatto bene è quello che converte i clienti potenziali in attuali e trasforma i consumatori sporadici, in clienti fidelizzati. Imprescindibile per un buon mix di comunicazione, è il canale che ti permette di promuovere il tuo brand e di incrementare le vendite. Di vendere prodotti, condividere con il tuo pubblico le ultime novità (lead nurturing) e raccontare una storia: la tua. Si tratta di un canale che consente di gettare le basi per un dialogo DIRETTO e unico con il cliente.
Questa guida è perfetta per chi è pronto ad affidarsi all’email marketing. Se tu che ci leggi, non sei ancora sicuro di voler fare questo passo, ti consiglio di leggere questo post del blog EmailChef Academy.
Per una consultazione più rapida, potrai avvalerti del Menù dei contenuti che trovi qui sotto: con un semplice click atterrerai nella sezione che ti interessa.
- Perché fare Email Marketing
- Tutorial sull’Email Marketing
- Come creare un buon Lead Magnet in 3 passaggi
- Posso comprare una mailing list?
- Come creare un Form di iscrizione che converte
- Che piattaforma usare per fare email marketing?
- Che cosa si intende per segmentazione delle liste?
- Come incrementare il tasso di apertura delle email
- Automatizzare le email con gli autoresponder
- Le campagne di Email Marketing da cui prendere spunto
Perché fare Email Marketing
Perché l’email marketing è un canale imprescindibile per il tuo business e perché dovrebbe diventare una delle tue priorità? Ecco 5 intrascurabili motivazioni:
- L’email è uno dei canali di comunicazione maggiormente diffusi. In Italia su 43 milioni di internet users, la quasi totalità ha una casella di posta elettronica. In più il 99% dei consumatori a livello mondiale controlla la casella di posta quotidianamente;
- L’email marketing è facile da usare: il segreto è scegliere una piattaforma facile ed intuitiva, come EmailChef;
- Con l’email marketing il tuo pubblico non è un insieme indistinto di individui: hai la possibilità di inviare un contenuto personalizzato per ogni destinatario, rendendo realmente efficace la tua comunicazione;
- In tutte le piattaforme social, il tuo account, così come tutti i tuoi follower e post, potrebbero essere sospesi o eliminati per sempre, senza alcun preavviso. La tua lista di contatti email invece è al sicuro: se è stata creata con il totale rispetto delle normative attuali fa parte del tuo patrimonio proprietario;
- L’email marketing non è costoso e converte bene. Si tratta di una delle forme più economiche di comunicazione e consente un ritorno sull’investimento pari a circa 38 dollari per ogni dollaro speso. In più, all’aumentare delle email spedite, i costi aumentano in modo meno che proporzionale, favorendo il rapporto costi benefici;
Tutorial sull’Email Marketing
Da che parte si inizia per fare una campagna di email marketing? Dalla creazione di una lista di qualità, naturalmente. Ovvero composta da contatti di persone interessate al tuo prodotto o servizio.
Ecco che passaggi seguire per la creazione di una lista:
- Crea un form di iscrizione sul tuo sito web. Quando le persone atterrano sul tuo sito e rimangono positivamente colpite da ciò che vedono, vorrebbero rimanere in contatto con te per saperne di più sul tuo brand. Non lasciarti sfuggire questa occasione: crea un form di iscrizione alla tua newsletter e installa un pop-up per chi visita il tuo sito per la prima volta o inserisci dei piccoli banner laterali appetibili in qualsiasi momento della navigazione.
- Scegli un form double opt-in, il modo più efficace per raccogliere contatti di qualità. Ecco come funziona: l’utente dopo aver compilato il modulo e inviato la richiesta di iscrizione, riceverà in automatico una mail di conferma della registrazione, all’interno della quale è contenuto un link o un pulsante, che, se cliccato, darà a te la prova del suo effettivo interesse.
- Utilizza il potere dei social media. Non trascurare i social per raccogliere i tuoi indirizzi email, soprattutto se le tue pagine godono di un grande seguito. Grazie all’applicazione Emailchef, potrai inserire il modulo di iscrizione direttamente nella tua pagina Facebook.
- Offri all’utente un Lead Magnet, un contenuto gratuito e utile, in cambio del suo indirizzo email.
Ecco qualche esempio di Lead Magnet:- ebooks
- webinar
- case studies
- coupon
- guida con consigli
- consulenze gratuite
- una prova gratuita del tuo prodotto
Come creare un buon Lead Magnet in 3 passaggi
- Analizza il tuo target. Prima di buttarti a capofitto sulla creazione del Lead Magnet, interrogati su quali siano gli effettivi bisogni del tuo pubblico.
- Crea qualcosa di utile e di qualità. I Lead Magnet iniziano a dar prova della loro efficacia, solo quando l’utente se ne serve davvero.
- Crea un Lead Magnet immediatamente fruibile. Il pubblico ama le gratificazioni istantanee: forniscigli il suo “premio” immediatamente.
Posso comprare una mailing list?
La risposta è assolutamente no. Comprare una lista equivale a sprecare del denaro e interfacciarsi con un pubblico non interessato al tuo prodotto o servizio. In più in queste liste, troverai senza dubbio indirizzi non verificati, sbagliati o inesistenti. Questo comporta molti bounce, ovvero molte email rimbalzate, che compromettono il tuo tasso di consegna e la reputazione del tuo indirizzo IP per gli invii futuri. Una reazione a catena che impedisce ai tuoi messaggi di arrivare a destinazione, perché inizieranno ad essere segnalati come spam.
Come creare un Form di iscrizione che converte
Un form di iscrizione che funziona, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
- Un form semplice. Non richiedere troppe informazioni: potrebbe essere controproducente e incrementare il tasso di abbandono.
- Un buon copy: scrivi un titolo intrigante e un brief che riassuma in maniera chiara e concisa che cosa otterrà l’utente in cambio del suo indirizzo email.
- Un visual accattivante: anche l’occhio vuole la sua parte. Usa i colori e i font del tuo brand per rimanere coerente con il design del sito.
- Un pulsante di iscrizione evidente: utilizza uno sfondo che favorisca la visibilità del bottone così da indirizzare lo sguardo dell’utente verso quella che è la call to action principale.
Che piattaforma usare per fare email marketing?
Che tu sia un mittente alle prime armi o un esperto di campagne email, EmailChef è la scelta che fa per te. Grazie alle infinite funzionalità della piattaforma, potrai creare mailing list di qualità, profilare gli utenti in base ai parametri che preferisci (segmentazione), inviare email automatizzate e monitorare i risultati ottenuti. Il tutto, supportato da un’assistenza clienti rigorosamente nella tua lingua, che ti fornisce spunti, consigli e tutti gli strumenti utili per l’efficacia della tua campagna, come la personalizzazione.
Un fattore molto importante da considerare durante la scelta del software è la email deliverability, ovvero la capacità di recapitare le email alle caselle di posta della propria utenza. La deliverability dipende da molteplici fattori, varia nel tempo e in relazione ad ogni singolo utente, anche nel caso in cui si utilizzi lo stesso software di email marketing. Ma quali software di email marketing offrono un servizio di deliverability?
Ecco 3 scenari possibili:
- Puoi accontentarti dei software di email marketing di massa, che dispongono di una deliverability media, senza gestione personalizzata. Tra questi riconosciamo Mailchimp, Sendinblue, Kloudymail.
- In aggiunta al software di email marketing, puoi adottare strumenti professionali per il monitoraggio della deliverability come Return Path e assumere un esperto in deliverability che ottimizza le campagne in funzione dei dati.
- Puoi scegliere uno strumento di email marketing, come Emailchef, che offre il servizio personalizzato di deliverability per ottimizzare le campagne.
Che cosa si intende per segmentazione delle liste?
La segmentazione delle liste è la procedura usata per suddividere i membri di una stessa mailing list in differenti sottoinsiemi, anche chiamati segmenti. La ripartizione si può basare su differenti fattori, quali sesso, età, zona geografica, hobby, interessi ecc.
Ma perché è così importante segmentare una mailing list?
- perché si fa leva sulle necessità specifiche di quel segmento
- perché incrementa il tasso di apertura
- perché riduce il numero delle disiscrizioni
- perché riduce le segnalazioni per spam
- perché incrementa la probabilità di fidelizzare la tua utenza
- perché comporta un maggior numero di click sulle call to action
Come segmentare la tua lista: qualche esempio
- segmentare per caratteristiche demografiche: età, sesso, lavoro. Può essere una classificazione utile quando si gestisce un e-commerce.
- segmentare per caratteristiche geografiche: la provenienza è un dato prezioso, soprattutto per chi ha filiali sparse in diverse aree del territorio. Esempio: possiedi un franchising di negozi di attrezzatura sportiva e desideri promuovere un evento a Roma, coinvolgendo solo i clienti che abitano nella capitale
- segmentare per comportamento. Questa classificazione comprende alcuni comportamenti significativi ai fini del processo di conversione, quali l’abbandono del carrello, la frequenza degli acquisti, la frequenza delle visite sul sito, la tipologia di acquisti effettuati, il tasso di apertura delle email, il tasso di click ecc.
Come incrementare il tasso di apertura delle email
Creare una mailing list di qualità è sicuramente un passaggio importante, ma non l’unico necessario affinché le tue campagne vadano a buon fine. Qual è il passo successivo? Quello di cercare di incrementare il tasso di aperture delle newsletter da te inviate. Ci sono tanti fattori che determinano l’andamento di questo passo. Vediamone alcuni:
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Scrivere un oggetto email che funziona.
L’oggetto è sostanzialmente il titolo dell’email. Quel copy decisivo, letto in contemporanea al nome del mittente. Prima di scriverlo è fondamentale porsi la domanda “A chi sto scrivendo?”. In base al segmento di destinazione posso redigere il mio subject cercando di renderlo efficace il più possibile. Ricordati di non superare i 50 caratteri, di utilizzare un linguaggio semplice e diretto e di avvalerti di un richiamo all’azione. Rivolgiti al pubblico utilizzando la seconda persona singolare (scopri, apri, scegli): stai inviando un’email a livello massivo, che però verrà fruita da singoli utenti. Cosa non devi fare: non esagerare con la punteggiatura, non usare parole in maiuscolo e non fare promesse che non puoi mantenere. L’editor di Emailchef e quello di Mailstyler, durante la composizione dell’oggetto e del preheader, ti consentono di avere in tempo reale una utilissima anteprima di ciò che l’utente vedrà nella propria casella di posta, se leggerà la tua email da mobile, tablet o smartphone, in orizzontale o in verticale.
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Evitare i filtri spam.
Costruire una mailing list di qualità, previo consenso, abbiamo detto essere una delle principali attività per mantenersi lontani dalla cartella Spam.
Ecco qualche altro piccolo suggerimento:- invia le tue campagne email da un indirizzo IP con una buona reputazione (quindi non utilizzato da qualcuno classificato come spammer in precedenza)
- mantieni il codice del tuo template pulitov
- invia le tue email servendoti di domini verificati
- evita riferimenti eccessivamente commerciali, quali “compra, offerta, sconto” ecc.
- includi la tua localizzazione
- metti in evidenza il link di disiscrizione
- non utilizzare un mittente noreply
- attiva la whitelabel
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Mantenere le mailing list pulite
la qualità delle liste va alimentata e mantenuta. Come? Rimuovendo periodicamente i contatti inattivi ed eliminando manualmente tutti quegli indirizzi che generano hard bounce. Per evitare di fare questa procedura manualmente, il Software di EmailChef è dotato di un sistema intelligente che ripulisce le liste in automatico.
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Perfezionare il tempismo
l’ora e i giorni della settimana in cui le newsletter vengono inviate, influiscono sul tasso di apertura delle stesse. Pur non essendoci delle regole universali che ci indicano qual è il momento migliore per l’invio della campagna, si può asserire che:
- il sabato è il giorno migliore per la conversione
- il martedì è il giorno che vanta il più alto tasso di apertura e il numero maggiore di click
- il lunedì e il venerdì sono i giorni maggiormente sconsigliati per gli invii
- a seconda del target, si possono stabilire quali sono le fasce orarie presumibilmente migliori per gli invii. (Esempio: tra le 8 e le 8:30 potrai ottenere l’attenzione di chi sta per iniziare a lavorare; tra le 14:30 – 15:30 l’interesse di chi si ferma per pranzo)
- la domenica non è un giorno in cui l’utente si dedica generalmente alla lettura delle newsletter
Naturalmente, prima di prendere alla lettera queste regole generalmente valide, ti consigliamo di fare più test tra i tuoi segmenti, per capire quali sono i giorni e le fasce orarie più performanti.
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Scrivere contenuti di valore
Potresti erroneamente pensare che nel momento in cui l’utente apre la tua email, hai vinto. Ma non è così. La qualità dei contenuti presenti all’interno della newsletter gioca un ruolo importantissimo, perché riesce ad influenzare i futuri tassi di apertura. Se il tuo pubblico apprezza ciò che dici, con molta probabilità sarà portato ad aprire le tue prossime newsletter.
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Essere Responsive
Sapevi che circa il 70% delle email vengono aperte da mobile? Questo fattore non può certamente essere trascurato. Il nostro editor Emailchef Drag&Drop ti consente di creare newsletter perfettamente responsive e quindi perfettamente adattabili e visibili su tutti i dispositivi e client di posta elettronica.
Ecco qualche consiglio utile per creare una mail accattivante (anche) per i mobile users:- usa il formato ad una singola colonna
- non posizionare più link a breve distanza: gli utenti potrebbero cliccare accidentalmente quello sbagliato
- usa un font di grandi dimensioni per facilitare la lettura
- non usare file eccessivamente pesanti, in modo da non rallentare il tempo di caricamento
- per la call to action avvaliti di grandi bottoni, facilmente cliccabili con il pollice
Automatizzare le email con gli autoresponder
Che cos’è l’autoresponder? Si tratta di una funzione gestita da software e piattaforme di email marketing che prevede l’invio automatico di uno o più messaggi preparati in precedenza, in presenza di determinate condizioni, eventi o azioni, detti trigger.
L’email marketing automatizzato: qualche esempio
- Email di benvenuto: è il messaggio che viene mandato immediatamente dopo l’iscrizione dell’utente alla tua mailing list. In questo caso, il trigger è la sottoscrizione del form di registrazione. Questa email può contenere il Lead Magnet, l’incentivo utile di cui abbiamo parlato in precedenza, che incoraggia l’utente a lasciare il proprio indirizzo email;
- Email per augurare “buon compleanno”: se in fase di registrazione l’utente ha compilato la riga corrispondente alla data di nascita, puoi programmare un autoresponder per fargli gli auguri di compleanno e donargli un piccolo regalo come uno sconto dedicato;
- Email per abbandono del carrello: i carrelli abbandonati sono uno degli aspetti cruciali per il fatturato di un ecommerce. L’autoresponder in questo caso ha l’obiettivo di sbloccare l’acquisto, incentivando l’utente a procedere con la transazione;
- Email di riattivazione: sono quelle automazioni inviate quando l’utente non accede più con regolarità ad un determinato sito. L’intento dell’azienda qui è quello di richiamare l’attenzione dicendo “Ehi, non dimenticarti di noi”;
- Email di upselling: per upselling si intende la tecnica con la quale si incentiva l’utente all’acquisto di una quantità di prodotto maggiore rispetto a quella iniziale. Questa automazione si basa sui comportamenti del pubblico, al quale si propone, per esempio, un acquisto simile ai precedenti;
Come creare degli autoresponder che convertono
Creare degli autoresponder efficaci, ben scritti, è una delle parti più complesse di questo lavoro. Ecco qualche suggerimento che potrebbe renderti la vita più semplice:
- concentrati sul lettore. Ricordati di scrivere dei contenuti che rispondano ai bisogni di chi ti legge, noi ai tuoi. Non essere autocelebrativo e interrogati su quali possano essere i benefici che puoi dare al cliente;
- personalizza le tue email. La personalizzazione è uno degli aspetti che rende i tuoi messaggi maggiormente appetibili e rilevanti. Si parte dal nome del destinatario in testa alla mail, e si prosegue con proposte ad hoc, cucite su misure in base alle esigenze specifiche di un determinato segmento;
- scrivi un oggetto che attiri l’attenzione. L’oggetto è decisivo per determinare l’apertura di una email. Anche qui è importante la personalizzazione, così come la capacità di suscitare la curiosità dell’utente.
Le campagne di Email Marketing da cui prendere spunto
Email marketing per retail: il caso Tendenze
Tendenze è un franchising di abbigliamento di grandi firme, che opera in diverse aree della Sardegna, con base a Nuoro. Non ha un sito web e nemmeno un e-commerce, ma solo una pagina Facebook costantemente aggiornata. Nel novembre 2019 il loro obiettivo era quello di fidelizzare la clientela, incoraggiandola a fare altri acquisti. Ma come ottenere una mailing list di qualità e informazioni dettagliate sul target in assenza di un form su un sito web? Attraverso SqueezeTablet, un tablet preimpostato per la visualizzazione di un form di iscrizione, presente all’interno dei punti vendita, in prossimità della cassa. Se il cliente rilascia il suo indirizzo email, riceve in cambio il 10% di sconto sul prossimo acquisto, da effettuare entro un lasso di tempo limitato. Pertanto il cliente troverà nella sua casella di posta una email (autoresponder) con un codice univoco per usufruire della promozione e la possibilità di raddoppiare lo sconto nel caso in cui dovesse aggiungere ulteriori informazioni sul suo profilo. Questi dati sono preziosi per il processo di segmentazione di cui abbiamo parlato in precedenza. Tendenze in sole due settimane ha potuto mettere in piedi una mailing list di qualità con 932 contatti di clienti, nel rispetto della normativa GDPR, dei quali 131 sono tornati per effettuare un nuovo acquisto quasi nell’immediato.
Cosa abbiamo imparato grazie al case study di Tendenze
- chi possiede un punto vendita fisico, può utilizzare Squeeze Tablet per raccogliere un patrimonio proprietario di indirizzi email di qualità, assolutamente a norma
- non è necessario avere un sito web o un oneroso gestionale per la creazione di un form di iscrizione
- il form di iscrizione non deve contenere tanti campi di compilazione. Si possono avere ottenere informazioni aggiuntive sull’utente grazie alle ulteriori domande poste nell’autoresponder di benvenuto.
Email marketing per ecommerce: il caso Imetec Online Shop
Imetec è un brand italiano diffuso a livello internazionale, che opera nel campo dei piccoli elettrodomestici per la casa. Nel 2013 è nato il suo store online. L’obiettivo del progetto era quello di costruire delle campagne di email marketing altamente personalizzate, in grado di accompagnare l’utente in tutte le fasi del suo processo d’acquisto. L’obiettivo di business era invece quello di aumentare le vendite e supportare il servizio di customer care. Imetec si è servito di alcune delle tipologie di autoresponder prima citate quali: l’email di benvenuto, l’email di buon compleanno, l’email di recupero del carrello abbandonato. Ma anche di automazioni per:
- email di approfondimento sul singolo prodotto acquistato: si tratta di campagne tematiche che incoraggiano l’approfondimento del prodotto acquistato di recente, con la somministrazione di video, tutorial o manuali
- email di customer satisfaction: a una decina di giorni dall’acquisto, al cliente viene richiesto di compilare un questionario di gradimento, che consente di valutare vari aspetti del servizio.
Il Digital marketing Manager di Imetec, a pochi mesi dal progetto ha dichiarato di essere molto soddisfatto dei risultati ottenuti, ritenendo che la strategia di automation è fondamentale per una comunicazione one to one con il consumatore.
Cosa abbiamo imparato grazie al case study di Imetec Online shop:
- grazie all’email marketing, il consumatore può essere accompagnato in più fasi del suo processo d’acquisto;
- la strategia di automazione, così come la personalizzazione, sono due elementi fondamentali per costruire un dialogo duraturo e di qualità con il consumatore;
- un e-commerce visitato da migliaia di consumatori, può mantenere un rapporto diretto one to one con il proprio cliente;
Email Marketing per le Associazioni: il caso Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è un’organizzazione nazionale di fedeli di diritto pontificio. Impegnata per combattere l’emarginazione e la povertà, è composta da membri che ogni giorno aprono la loro casa a oltre 41.000 persone in 38 paesi del mondo. Chi fa direct marketing per un’organizzazione non profit, deve tenere in considerazione alcuni aspetti fondamentali:
- i contenuti sono essenziali. Quando ci si rivolge a chi fa una donazione o potrebbe farla, non si deve usare lo stesso lessico e tono commerciale usato quando si vende un prodotto. Non si deve far leva su aspetti commerciali, ma ci si deve avvalere di tecniche di storytelling che creino un senso di identificazione e appartenenza;
- la fidelizzazione è vitale: gli operatori del terzo settore sanno che in questo campo è fondamentale che si passi da una singola donazione a quella continuativa. Pertanto, le campagne email sono fondamentali per questo passaggio.
A partire dal 2012, l’Associazione ha dato il via ad una newsletter con cadenza mensile dal nome “APG23”, che attualmente vanta 22.000 iscritti. L’obiettivo era quello di “creare una relazione con chi si iscrive, avvicinando i lettori a comprendere le cause che provocano ingiustizia”. La profilazione e la successiva segmentazione è fatta sulla base degli interessi dimostrati ai diversi progetti in vigore. La mailing list viene alimentata anche grazie a campagne di lead generation online o petizioni create su piattaforme esterne. Il piano editoriale verte su tematiche di attualità, iniziative promosse e approfondimenti. Si cerca di mantenere un rapporto equilibrato tra la richiesta di donazioni e il nurturing.
Cosa abbiamo imparato grazie al case study di Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
- l’email marketing è un processo indispensabile anche per il terzo settore;
- l’ambito delle organizzazioni non profit assume dei caratteri peculiari: lo storytelling è fondamentale e deve sostituire le solite leve commerciali;
- la fidelizzazione del donatore è un elemento imprescindibile. Per questo è necessaria una buona profilazione dell’utente.