Il futuro del marketing non è nei cookie, ma nei dati che le persone scelgono di fornirti in modo consapevole. Scopri come raccoglierli e valorizzarli con semplicità.
Negli ultimi anni, il mondo del marketing online è cambiato radicalmente. I cookie di terze parti, un tempo fondamentali per tracciare il comportamento degli utenti, stanno lentamente scomparendo. Nel frattempo, i costi pubblicitari aumentano e la competizione sulle piattaforme digitali è sempre più alta.
In questo nuovo scenario, sopravvive (e cresce) chi sa valorizzare una risorsa spesso già a disposizione: i First-Party Data.
Ma cosa sono esattamente, come si raccolgono legalmente e soprattutto: come si usano per creare campagne email davvero efficaci?
Te ne parlo nell’articolo di questa settimana!
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Abbiamo parlato di first-party data e di marketing senza cookie in questo video sul nostro canale Youtube 📽️
Cosa sono i First-Party Data e perché possono fare la differenza nella tua strategia di marketing.
Quando parliamo di First-Party Data, ci riferiamo a quelle informazioni che le persone ti affidano in modo diretto e consapevole.
Pensa, per esempio, a quando un utente visita il tuo sito e si iscrive alla newsletter: in quel momento ti sta lasciando il suo nome e la sua email perché ha deciso di restare in contatto con te.
Oppure immagina che stia scaricando una guida gratuita o rispondendo a un sondaggio in cui indica cosa gli interessa di più: anche lì ti sta fornendo dati preziosi, che arrivano direttamente da lui, senza intermediari.
Non parliamo quindi di dati raccolti in modo indiretto o tramite piattaforme esterne, ma di dettagli che le persone ti affidano volontariamente: il loro nome, l’indirizzo email, una preferenza indicata in un sondaggio, una risposta a un quiz o anche solo un clic su un link contenuto in una tua newsletter.
Ciò che rende questi dati così importanti è, prima di tutto, la loro qualità.
Sono dati accurati, reali, forniti direttamente dall’interessato. Non hai bisogno di indovinare cosa interessa a una persona o di ricorrere a tracciamenti esterni: è l’utente stesso a dirti cosa vuole.
Inoltre, essendo raccolti con il consenso esplicito, sono pienamente conformi al GDPR. Questo ti permette di lavorare in regola, ma anche di iniziare la relazione con il cliente nel modo migliore: con trasparenza e fiducia.
Un altro aspetto da non sottovalutare è che questi dati sono completamente tuoi.
Non dipendono da Google, Apple o da altre piattaforme esterne che possono cambiare le regole da un momento all’altro. Sono un patrimonio che costruisci nel tempo, che puoi utilizzare e valorizzare senza intermediari.
Proprio per questo si parla di vero e proprio asset aziendale: più ne raccogli, più il tuo marketing diventa forte, stabile e indipendente.
Naturalmente, per sfruttare tutto questo potenziale, è fondamentale essere chiari e corretti fin dall’inizio.
Se, per esempio, offri un contenuto gratuito in cambio dell’email, devi specificare che l’utente verrà anche iscritto alla newsletter. Oppure, se stai raccogliendo dati tramite un modulo per un preventivo, è buona norma inserire una checkbox separata per chiedere il consenso all’invio di comunicazioni commerciali. Piccole accortezze, certo, ma fanno la differenza sia dal punto di vista legale che da quello relazionale.
Tre metodi pratici per raccogliere dati di prima parte.
Ora che abbiamo visto cosa sono i First-Party Data e perché rappresentano una risorsa così preziosa, entriamo nel vivo della questione: come si raccolgono nella pratica?
Non stiamo parlando di tecniche complesse o riservate ai grandi brand: al contrario, molte delle opportunità per ottenere dati utili e rilevanti sono già sotto i tuoi occhi, nascoste nelle interazioni quotidiane che hai con i tuoi utenti.
Ogni iscrizione alla newsletter, ogni clic in una tua email, ogni piccolo gesto che l’utente compie sul tuo sito può diventare un’occasione per conoscerlo meglio, se sai come strutturare il processo in modo semplice, trasparente e rispettoso.
Con uno strumento come Emailchef, raccogliere questi dati diventa ancora più facile, perché puoi sfruttare ogni punto di contatto per costruire relazioni su misura, senza perdere tempo o complicarti la vita.
Vediamo insieme tre strategie concrete che puoi iniziare a usare fin da subito.
1. Ottimizza i form di iscrizione.
I form di iscrizione rappresentano uno dei primi e più importanti punti di contatto tra te e i tuoi iscritti. Non servono solo a raccogliere indirizzi email, ma possono diventare un potente strumento per conoscere meglio chi hai di fronte, fin dal primo momento.
Oltre al campo email, che ovviamente è fondamentale, puoi richiedere altre informazioni utili, come ad esempio il nome, che ti permetterà di personalizzare i saluti nelle tue comunicazioni, rendendole più calde e dirette.
Un’altra idea efficace è includere una domanda a risposta multipla che aiuti a segmentare subito i contatti in base ai loro interessi. Ad esempio: “Quale argomento ti interessa di più?”, oppure “Sei un professionista o un privato?”.
Un caso concreto?
Se hai un e-commerce dedicato agli animali domestici, potresti semplicemente chiedere: “Hai un cane o un gatto?”. La risposta ti permette di inviare offerte e contenuti perfettamente in linea con le preferenze di ogni utente, aumentando le probabilità di coinvolgimento.
L’unica regola da tenere a mente è l’equilibrio: non esagerare con i campi. Un form troppo lungo può scoraggiare le iscrizioni. L’obiettivo è ottenere poche informazioni, ma realmente utili per avviare una comunicazione più mirata e pertinente fin da subito.
2. Invia sondaggi e quiz via email.
Una strategia tanto semplice quanto potente per raccogliere First-Party Data è quella di chiedere direttamente agli utenti cosa vogliono ricevere.
L’invio periodico di sondaggi brevi o mini quiz all’interno delle tue email può fare una grande differenza. Ti consente non solo di raccogliere informazioni preziose, ma anche di dimostrare attenzione e ascolto nei confronti del tuo pubblico.
Puoi chiedere, ad esempio, quali tipi di contenuti trovano più utili, ogni quanto desiderano ricevere le tue comunicazioni, oppure quali prodotti o servizi ritengono più interessanti. Non serve essere invadenti: bastano poche domande ben fatte per ottenere dati utilissimi.
Facciamo un esempio: potresti scrivere un’email con la domanda “Quale prodotto vorresti vedere in promozione la prossima volta?” e proporre tre opzioni cliccabili. In base alla scelta dell’utente, puoi segmentare il pubblico e personalizzare le offerte future.
Questo tipo di comunicazione funziona bene perché non solo ti aiuta a raccogliere dati, ma fa anche percepire all’utente che la sua opinione conta davvero. E quando le persone si sentono ascoltate, sono molto più propense a restare connesse al tuo brand.
3. Segmenta in base ai clic.
Non sempre serve porre domande esplicite per ottenere informazioni rilevanti.
A volte, basta osservare con attenzione i comportamenti degli utenti per capire cosa gli interessa. È il cosiddetto “ascolto silenzioso”: uno dei metodi più intelligenti e naturali per raccogliere dati di prima parte.
Ad esempio, se invii una newsletter che contiene tre contenuti diversi (ad esempio: uno sul running, uno sul trekking e uno sullo yoga), il semplice fatto che un utente clicchi sul link relativo al running è un chiaro segnale di interesse.
Con Emailchef Flow puoi sfruttare questo comportamento in modo automatico: ogni clic può attivare un’automazione che sposta l’utente nel segmento corrispondente, senza bisogno di chiedere nulla.
Nel tempo, questo approccio ti permette di costruire segmenti super precisi e basati su dati reali, raccolti senza interruzioni o frizioni.
E una volta che hai questi segmenti, puoi davvero iniziare a comunicare su misura.
Qualche esempio?
- Marco ha mostrato interesse per il running? Allora riceverà solo offerte relative a scarpe da corsa, e non a quelle da trekking.
- Chiara ha acquistato un corso base tre mesi fa? È il momento giusto per proporle, con un’email personalizzata, il corso avanzato.
- Un gruppo di iscritti ha indicato di preferire comunicazioni settimanali? Puoi automatizzare l’invio di contenuti solo a quel ritmo, senza disturbare gli altri.
In questo modo, smetti di parlare “a tutti” e inizi a costruire conversazioni personalizzate, più efficaci e molto più apprezzate.
Dai valore ai tuoi dati: il vantaggio del marketing basato sui First-Party Data.
L’era dei cookie di terze parti sta lentamente finendo, ma questo non significa una perdita per il tuo business: al contrario, è una straordinaria opportunità per adottare un marketing più efficace, sostenibile e soprattutto umano.
I First-Party Data ti danno la possibilità di parlare alle persone giuste, nel momento giusto e con il messaggio più adatto alle loro esigenze reali. E grazie a strumenti come Emailchef, raccogliere e gestire questi dati diventa semplice, completamente legale e alla portata di tutti.
Se vuoi costruire una strategia basata su relazioni autentiche e sul rispetto del tuo pubblico, inizia subito a usare Emailchef: puoi provarlo gratuitamente per 30 giorni!