La tua azienda ha bisogno di nuovi clienti e non puoi sederti ad aspettare che siano loro a trovare te. Devi andare là fuori, identificare i tuoi acquirenti ideali, dire loro che esisti e offrire un buon argomento per acquistare il tuo prodotto o servizio.
Hai mai considerato di usare le cold email?
Cosa sono le cold email
Se non hai mai sentito parlare di cold email, probabilmente conosci invece le chiamate a freddo (cold call), ovvero sia le telefonate da parte di aziende per stabilire un contatto, al fine di vendere un prodotto o un servizio in un secondo momento.
Le cold email sono uno strumento molto meno intrusivo ma con le stesse caratteristiche di fondo: stabilire una relazione e guadagnare un lead in assenza di precedenti contatti.
Le tre qualità di una cold email
Una buona email di questo tipo ha tre qualità:
- Per prima cosa, è in grado di creare un collegamento con il destinatario. Non ci sono prolissi giri di presentazione, al contrario: il messaggio va dritto al punto, in modo da chiarire subito qual è il terreno comune tra le due parti.
- In secondo luogo, l’email dimostra di recare un valore aggiunto. La prima cosa verso cui attrarre l’attenzione dell’utente è il beneficio che ottiene nell’accettare il contatto e risponderti.
Se questo è l’obiettivo, è necessario fornire al destinatario un valido motivo per continuare a leggere. Il modo migliore per farlo è offrire loro la possibilità di trasmettere un valore che magari hanno difficoltà a comunicare.
Ecco quindi la tua proposta per testare una demo del tuo prodotto, per acquistare un piano in promozione, o anche solo promettere di prestare assistenza in un secondo momento. - In terzo luogo, il messaggio è il portabandiera dell’intera credibilità aziendale. Dovrebbe suggerire che allacciare un dialogo con te vale assolutamente la pena.
Subito dopo i saluti, è necessario quindi chiarire chiarire chi sei, perché è utile leggere la tua email e qual è il tuo valore aggiunto e le tue competenze qualificanti.
La credibilità si stabilisce affermando con argomenti la tua competenza nel settore.
Puoi farlo in diversi modi, per esempio citando i clienti per cui hai già lavorato, menzionando qualsiasi dato rilevante o ricerca in cui la tua azienda sia stata coinvolta, o ancora indicando il tipo di esposizione di cui godi e il pubblico a cui hai accesso.
Come è fatta un’email “a freddo”
Anche se si tratta di un messaggio automatico, le email a freddo si distinguono per una serie di aspetti distintivi:
- Il pubblico dei destinatari è selezionato e non corrisponde all’intera mailing list. Questa platea è accomunata da alcune caratteristiche, per esempio le abitudini di acquisto oppure il settore di attività (se si tratta di altre imprese). Una cold email può anche coinvolgere un solo contatto alla volta o un insieme molto ristretto di persone, come un gruppo di influencer;
- L’email viene inviata da un indirizzo email personale. Niente “info” o “sales” quindi, ma una casella nominale, a cui il destinatario possa rispondere e ricevere ulteriori messaggi;
- L’oggetto dell’email rappresenta fedelmente il contenuto dell’email. Se questo consiste in un’offerta commerciale, in un coupon per un acquisto o nell’invito a consultare un catalogo o ad assistere a una webinar, tutto ciò andrà reso ben chiaro all’interno della riga dell’oggetto. Usa i segnaposti per personalizzare l’oggetto dell’email;
- Il testo dell’email è anch’esso personalizzato e contiene una call to action coerente. Alla base di una cold email c’è il tentativo di venire incontro a una necessità degli utenti, di risolvere un problema attraverso il coinvolgimento;
- Il testo del messaggio può concludersi con una frase come “P.S. Fammi sapere se non sei la persona giusta da contattare”, giusto per tenere la comunicazione sul personale;
- La firma dell’email dovrebbe essere completa e indicare nome, cognome e ruolo del mittente, nonché l’indirizzo fisico dell’azienda. Sarà di aiuto per conferire autorevolezza al mittente;
- Per avere efficacia la cold email deve avere un follow up. Non si tratta di mandare un’email simile il giorno dopo, ma di attendere un tempo congruo, una settimana per esempio, e inviare un messaggio altrettanto personalizzato per cercare di coinvolgere l’utente una seconda volta.
Ricorda che non osservare le buone pratiche espone al rischio che la cold email sia assimilata allo spam.