Tutte le piattaforme che fanno email marketing includono, tra le opzioni dei piani, la selezione tra indirizzo IP condiviso e indirizzo IP dedicato. Come scegliere e quali sono le differenze concrete nelle attività di tutti i giorni?
Per cominciare, ogni computer connesso al web è identificato da un indirizzo IP composto da una stringa di numeri. I server su cui risiedono i siti internet, i client di posta e tutti i servizi che sei abituato a utilizzare sono computer essi stessi e pertanto ognuno ha un suo indirizzo IP.
Se quindi ogni computer ha il proprio indirizzo, che è unico e permanente, non è detto però che il server con cui sei in contatto ospiti solo il tuo sito o i servizi che hai in uso. La cosa più probabile è che l’IP sia condiviso con moltissimi altri utenti i cui siti internet (o caselle di posta) sono ospitati sullo stesso server.
Per approfondire il discorso dei siti internet puoi leggere questo post. In queste righe ci occupiamo invece delle caratteristiche degli IP in relazione all’attività di email marketing.
Cos’è un IP condiviso
Perché gli IP condivisi sono di gran lunga quelli più assegnati nel mondo del web? Il motivo è semplice: il numero è limitato e la richiesta è altissima. Puoi vederla come una questione di ottimizzazione delle risorse.
L’indirizzo IP condiviso non comporta svantaggi in sé e per sé. I problemi possono venire dall’uso che ne viene fatto dalle persone che lo condividono. Il comportamento improprio di un piccolo gruppo di utenti influenza le performance di tutti gli altri, fino al caso limite in cui l’effetto slavina finisce per compromettere il tasso di consegna (o deliverability) dell’IP.
All’interno dell’email marketing, infatti, un account che porta avanti attività illecite o semplicemente invia spam presto o tardi viene individuato e penalizzato. Questo va a colpire il tasso di consegna di tutti coloro che condividono l’IP, poiché non è possibile distinguere tra i singoli utenti.
Per dirlo in poche parole, l’indirizzo IP condiviso non permette il pieno controllo e salvaguardia del tuo lavoro. Le azioni degli altri utenti avranno effetto sulla tua reputazione e viceversa.
Servizi professionali come Emailchef hanno comunque cura di riunire gli utenti “virtuosi” – che cioè non penalizzano la reputazione dell’IP con il loro comportamento – all’interno dello stesso indirizzo condiviso. In questo modo la buona reputazione degli utenti migliora i tassi di consegna di tutti.
Vantaggi di un IP dedicato
Se è vero che l’indirizzo IP dedicato richiede generalmente un (piccolo) investimento iniziale, può rappresentare un vantaggio duraturo.
Un indirizzo IP personale ti rende padrone della tua reputazione. I risultati della tua campagna email rifletteranno la qualità del tuo lavoro.
È una bella responsabilità, ma sai anche che nessuno verrà a condizionare i tuoi risultati. Se incontri comunque dei problemi, puoi reagire immediatamente. In questo caso dai un’occhiata alla nostra checklist per migliorare la tua reputazione di mittente email.
Superare i filtri anti spam ti sarà più semplice, come pure entrare a far parte di una whitelist (lista di indirizzi con alta reputazione). Infine, poiché un indirizzo IP viene monitorato nel tempo, se invii molte email ti sarà più semplice costruire una reputazione solida.
Il warmup dell’indirizzo IP
Con un indirizzo IP dedicato non puoi iniziare subito a inviare email di massa. Sarà necessario aumentare gradualmente il volume dei messaggi mentre il provider impara a conoscere il tuo IP. Questo passaggio si chiama warmup.
Un buon servizio di email marketing come Emailchef mette a disposizione degli esperti per gestire questa fase prima dell’assegnazione dell’indirizzo.
Se vuoi saperne di più sulla relazione tra indirizzo IP e reputazione, puoi leggere l’approfondimento “Email marketing e SPAM – La reputazione è (quasi) tutto”.