Come fare email marketing nel B2B: strategie e consigli per campagne che convertono

Come fare email marketing nel B2B: strategie e consigli per campagne che convertono

Tutto ciò che dovresti sapere per attirare contatti qualificati e pronti all’acquisto per la tua attività nel B2B.

Nel mondo del marketing B2B, la qualità dei contatti è molto più importante della quantità. 

Avere un database pieno di lead che non rispondono alle tue comunicazioni o che non hanno un reale interesse per i tuoi prodotti o servizi … è praticamente inutile 😅. 

Per ottenere risultati concreti, è fondamentale concentrarsi su contatti qualificati, ovvero potenziali clienti che abbiano le giuste caratteristiche per convertirsi in opportunità di business.

Ma come si fa a intercettare e attrarre questi contatti? 

Non basta più affidarsi a email a freddo o chiamate telefoniche indiscriminate. 

Oggi il processo di acquisizione di contatti qualificati passa attraverso strategie di email marketing mirate, basate sull’analisi dei dati, sulla personalizzazione e sull’automazione. 

In un panorama sempre più competitivo, conoscere e applicare le giuste tecniche di conversione può fare la differenza tra un funnel di vendita efficace e uno che non porta risultati.

Ma come impostare una strategia di email marketing B2B efficace?

Te ne parlo in questo articolo!

Preferisci vedere un video sull’email marketing per il B2B?

Qui sotto ne trovi uno che parla proprio di questo argomento 👇

Email Marketing B2B: Strategie e Idee per Aumentare i Contatti Qualificati

Come ottenere contatti qualificati per il B2B: qualche strategia utile.

Nel marketing B2B, il customer journey, ovvero il percorso di un potenziale cliente dal primo contatto con l’azienda fino all’acquisto, è spesso più lungo e complesso rispetto al B2C. 

Mi spiego meglio.

Nel marketing B2B, le decisioni di acquisto richiedono più tempo, coinvolgono più persone e hanno bisogno di diversi confronti e interazioni prima di arrivare alla conversione. Per questo motivo, è fondamentale costruire un database di contatti qualificati e nutrirli con contenuti pertinenti e personalizzati.

Per ampliare la propria lista di contatti potresti servirti dell’inbound marketing, una strategia che permette di attirare clienti interessati a ciò che offri utilizzando contenuti di valore e impostando una comunicazione mirata. 

Come?

Attraverso la creazione di:

  • articoli di blog e video su YouTube: pubblicare articoli, case study e video informativi ti aiuta infatti a posizionarti come figura esperta nel tuo settore e a farti trovare dai potenziali clienti;
  • lead magnet: ovvero risorse gratuite (eBook, report, white paper, webinar, checklist, template) in cambio dell’indirizzo email;
  • eventi e fiere di settore: in modo da raccogliere contatti attraverso workshop, registrazioni agli stand e presentazioni dal vivo;
  • pubblicità online e networking: campagne mirate su social media e Google Ads possono indirizzare gli utenti su landing page specifiche, mentre il networking su LinkedIn aiuta a costruire relazioni dirette;
  • webinar e corsi online: organizzare sessioni formative gratuite su tematiche rilevanti per il settore può attrarre lead qualificati e creare engagement;
  • collaborazioni e guest posting: scrivere articoli per blog di settore o collaborare con influencer B2B può ampliare la visibilità e portare nuovi contatti.

Ottenere contatti qualificati è però solo il primo passo di una strategia B2B che converte. Per trasformare questi contatti in opportunità di vendita concrete, è fondamentale adottare strategie di email marketing efficaci, personalizzate e mirate. 

Nel prossimo paragrafo ti spiego come segmentare il pubblico e ottimizzare le email per ottenere il massimo coinvolgimento e conversioni.

Come convertire i contatti in clienti: 3 strategie per un email marketing B2B efficace.

Una volta costruita la tua lista di contatti, lo step successivo è quello di inviare email pertinenti e personalizzate per costruire un rapporto di fiducia e accompagnare i prospect lungo il funnel di vendita. 

In altre parole, i tuoi contenuti dovranno guidare i nuovi arrivati verso l’acquisto

Un’email ben strutturata può informare, educare e stimolare l’interesse, e in questo modo può aumentare le probabilità di conversione. 

Ma nella pratica? Quali sono le caratteristiche di una campagna di email marketing efficace? 

Ho raccolto per te alcune strategie chiave per ottimizzare le comunicazioni e massimizzare i risultati.

1. Segmentazione del pubblico.

Inviare il messaggio giusto alle persone giuste è fondamentale per massimizzare l’efficacia delle campagne e migliorare il tasso di conversione. Nel B2B, la segmentazione dei contatti permette di personalizzare la comunicazione e offrire contenuti mirati, aumentando così il coinvolgimento dei lettori e (di conseguenza) il valore percepito. 

I contatti possono essere suddivisi in base a diversi criteri:

  • geolocalizzazione: utile per promuovere eventi, offerte localizzate o servizi specifici per determinate aree geografiche;
  • dimensione aziendale: le esigenze di una startup sono diverse da quelle di una grande impresa, quindi è importante differenziare i contenuti in base alla tipologia di azienda;
  • settore merceologico: un software, un servizio o un prodotto possono avere applicazioni diverse a seconda del mercato di riferimento, quindi è utile adattare i messaggi di conseguenza;
  • comportamenti degli utenti: analizzare i click sulle email, le aperture e le interazioni permette di inviare contenuti sempre più mirati e pertinenti;
  • stadio del funnel di vendita: un potenziale cliente che non conosce ancora bene il tuo brand (lead freddo) avrà bisogno di contenuti educativi per capire meglio il tuo settore e le tue soluzioni. Al contrario, un contatto già interessato e vicino all’acquisto (prospect) potrà ricevere offerte e casi studio più specifici per convincerlo a convertire.

Servendoti di una segmentazione efficace potrai personalizzare i messaggi che invii e aumentare il tasso di conversione. 

Ma ti faccio qualche esempio pratico.

Immagina un negozio online di prodotti per il fitness. Chi ha appena scoperto il brand potrebbe ricevere consigli su come scegliere l’attrezzatura giusta, mentre chi ha già acquistato pesi o elastici potrebbe ricevere uno sconto su un programma di allenamento avanzato.

Allo stesso modo, un’azienda che vende corsi di lingua potrebbe adattare la comunicazione: a chi ha mostrato interesse per una lingua ma non si è ancora iscritto potrebbe inviare una lezione gratuita di prova, mentre a chi ha già completato un corso base potrebbe proporre un livello avanzato con un’offerta speciale.

2. Call to action.

Nel B2B, chi prende le decisioni d’acquisto (come manager o responsabili aziendali) ha poco tempo e riceve numerose email ogni giorno. Per questo, la call to action (CTA) deve essere chiara, visibile e convincente fin da subito.

Il posizionamento è fondamentale: la CTA dovrebbe apparire in alto nell’email, in modo che il lettore la noti immediatamente, ma può essere utile ripeterla anche alla fine, soprattutto per chi legge tutto il messaggio. 

Non basta, però, che sia ben visibile: il testo deve essere formulato in modo persuasivo. 

Frasi come Scopri di più! sono troppo vaghe e non comunicano un vantaggio concreto. 

Molto meglio CTA dirette e orientate al valore, come:

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Un altro elemento chiave è il senso di urgenza.
Un invito all’azione è più efficace se fa percepire un’opportunità limitata nel tempo, ad esempio con CTA come

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CTA che si basano sul senso di urgenza spingono il lettore a prendere una decisione più rapidamente.

Anche l’aspetto visivo gioca un ruolo importante. 

Una CTA sotto forma di pulsante colorato, con un contrasto ben studiato rispetto al resto dell’email, attira molto più l’attenzione rispetto a un semplice link testuale. 

Infine,anche la lunghezza conta: una CTA efficace deve essere breve e incisiva, tra le tre e le sei parole, per essere immediatamente comprensibile e d’impatto.

Per capire quale formula funziona meglio, è sempre utile effettuare test A/B: provare varianti diverse per testo, colore o posizionamento può fare la differenza tra una CTA ignorata e una che genera conversioni reali.

Curare questi dettagli significa aumentare le probabilità che il lettore compia l’azione desiderata, trasformando una semplice email in un’opportunità di business.

3. Tipologie di email nel B2B.

Spesso si tende a chiamare qualsiasi comunicazione via email una “newsletter”, ma in realtà, nell’email marketing B2B, esistono diverse tipologie di email, ognuna con uno scopo ben preciso. Conoscerle e usarle correttamente può fare la differenza tra un messaggio che viene ignorato e uno che porta risultati concreti.

Ad esempio, alcune email servono a generare nuovi contatti (lead), cioè a intercettare potenziali clienti interessati a un prodotto o servizio. 

Altre, invece, sono pensate per nutrire la relazione con i contatti esistenti, fornendo informazioni utili che li aiutino nel loro percorso decisionale. 

Infine, ci sono email mirate alla fidelizzazione, cioè a mantenere attivi e soddisfatti i clienti già acquisiti.

Ogni tipo di email ha un ruolo strategico e deve essere utilizzata con un obiettivo chiaro in mente. Inviarne una generica senza una finalità precisa rischia di ridurre l’efficacia della comunicazione e di far perdere opportunità preziose.

Ne esistono almeno tre formati principali:

  • DEM (Direct Email Marketing): ovvero email promozionali mirate a generare vendite o lead qualificati, ad esempio un’offerta limitata per un software o uno sconto speciale per chi si iscrive a un webinar.
  • Newsletter: in altre parole, l’invio di aggiornamenti periodici con contenuti di valore per costruire una relazione di fiducia e mantenere vivo l’interesse, come case study, report di settore e best practice.
  • Email transazionali: cioè comunicazioni automatiche relative ad acquisti, iscrizioni, conferme e notifiche personalizzate, come la conferma di registrazione a un evento o il riepilogo di un acquisto.

Un piano strategico efficace deve includere sia DEM che newsletter, con una frequenza di invio ben calibrata e una segmentazione accurata del pubblico in base alle sue caratteristiche e ai suoi comportamenti. 

Ogni email deve avere un obiettivo preciso, come attrarre nuovi potenziali clienti, accompagnarli nel processo decisionale o rafforzare la relazione con quelli già acquisiti. 

Inoltre, è fondamentale monitorare costantemente i risultati per ottimizzare le future campagne e massimizzare l’efficacia della comunicazione.

L’unico modo per capire se il tuo email marketing funziona? Testando e monitorando le performance.

Il successo di una strategia di email marketing B2B non dipende solo dalla qualità dei contenuti, ma anche dalla costante analisi dei risultati. Monitorando le metriche chiave come il tasso di apertura, il tasso di clic, il tasso di conversione e il tasso di risposta, è possibile capire cosa funziona e dove intervenire per migliorare.

I test A/B sono essenziali per ottimizzare ogni aspetto dell’email, dalla linea dell’oggetto alla call to action, fino al formato del contenuto. Segmentare il pubblico in base ai dati raccolti consente di creare messaggi sempre più mirati, aumentando l’engagement e le possibilità di conversione.

Inoltre, l’uso di strumenti avanzati di analisi e automazione (come Emailchef Flow) permette di personalizzare ulteriormente la comunicazione, migliorando l’efficacia delle campagne. Solo con un approccio basato sui dati e un processo continuo di ottimizzazione è possibile affinare le strategie e ottenere risultati sempre migliori nel tempo.

L’email marketing è lo strumento perfetto per la fidelizzazione dei clienti nel B2B.

L’email marketing B2B non è solo un canale di comunicazione, ma una leva strategica fondamentale per costruire relazioni solide e durature con i clienti. 

A differenza delle strategie B2C, dove spesso si punta su comunicazioni di massa e messaggi immediati, nel B2B è essenziale adottare un approccio più strutturato e mirato. Ogni contatto rappresenta un’opportunità, ma il vero valore si genera solo quando si riesce a trasformare una semplice email in una conversazione utile e pertinente.

Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale investire nella segmentazione del pubblico, nella personalizzazione dei messaggi e nell’ottimizzazione continua delle campagne. Dati e insight giocano un ruolo chiave: analizzando il comportamento degli utenti e affinando le strategie sulla base delle loro risposte, è possibile aumentare il tasso di conversione e migliorare l’efficacia complessiva delle comunicazioni.

In un mercato sempre più competitivo, le aziende che sapranno sfruttare al meglio l’email marketing non solo genereranno più lead qualificati, ma costruiranno anche relazioni basate sulla fiducia e sulla credibilità

La chiave del successo non è inviare più email, ma inviare le email giuste alle persone giuste, nel momento più opportuno. Un’email ben progettata può aprire la porta a nuove collaborazioni, fidelizzare i clienti esistenti e, nel lungo periodo, contribuire alla crescita sostenibile del business.

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Luca Marras

Scritto da Luca Marras: CEO presso Emailchef, esperto di email marketing e email deliverability.

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